Skip to main content
Uomo che gira/ Mitologico

Baccanali

Una cantina piena di oggetti che producono vino implorava di essere trasformata in qualcosa. Aldo, il precedente proprietario della casa, era morto 8 anni fa. prima di acquistarla. La casa era stata La sala da pranzo può ospitare fino a 25 persone, con una vista spettacolare sulla valle montuosa. A quanto pare Aldo era estremamente conviviale, non sposata e raramente senza un bicchiere dif vino in mano – un Bacco ligure. La festa deve continuare, con il pospossibilità di lavorare a un’installazione con il dionisiaco Gio Gatto a TorinoIl tema doveva essere il vino.

Sono laureata in storia dell’arte al Courtauld Institute di Londra, per cui ha una conoscenza dei temi classici che hanno dominato l’arte profana del XVI-XVIII secolo. Il baccanale di Tiziano e Poussin capolavori sono inevitabilmente influenti. Quando discusso Ho scelto di abbandonare il mondo accademico per diventare un artista, ho scelto di essere un artista figurativo quando nessuno studiava la figura umana nelle scuole d’arte o faceva arte figurativa.. Avevo la modella in gran parte per me e ho intrapreso un percorso di ispirazione classica per realizzare sculture figurative, sviluppando una tecnica che costruito umano e forme animali da pezzi di legno curvi per evocare muscolatura e movimento.

Le botti di vino, quando vengono smontate, sono cerchi di metallo e curvi in legnodoghe macchiate di vino – ideali per creare una processione di baccanti ubriachi. Bellissime damigiane di vetro verde, vecchie bottiglie, etichettate e non etichettate – è di grande ispirazione!

Il lavoro che ne è scaturito è qui.

MOSTRA GALLERIA KJS, TORINO

Un connubio perfetto tra le opere di Sophie Dickens e il luogo che le ospiterà: il tema della mostra sono i festeggiamenti in onore del dio del vino, Bacco. Le opere realizzate dall'artista sono create partendo da materiale povero, destinato a diventare rifiuto. Sophie Dickens parte, infatti, da vecchie botti di rovere ormai abbandonate per utilizzare metallo e legno e dare vita, dove il vino è stato invecchiato, a opere d'arte upcycling che celebrano questa preziosa bevanda. Non poteva quindi esserci luogo migliore per ospitare questa mostra d'arte che il WiMu, il Museo Internazionale del Vino, presso il Castello Marchesi Falletti di Barolo. Tutto ha inizio dall'intuizione dell'artista in una vecchia casa rurale.
dai primi anni '80, nell'entroterra ligure, trova bottiglie, damigiane di vetro e gigantesche botti di rovere. Tutto questo materiale in disuso ispira Sophie a creare la sua mostra personale "Bacchanalia". "La danzatrice di Bacco" è il primo libro di scultura di questa serie creata da Sophie con le doghe di legno e le costole di ferro delle botti costruite per conservare il vino.

Sophie Dickens ha sempre lavorato con ferro e Lego per le sue opere, tagli, saldature, sovrapposizioni fino a quando questi due materiali non diventano opere animate.
In questa occasione, il vino, le forme arcaiche che lo contengono, sia fisicamente che filosoficamente, diventano il filo conduttore conduttore che, a partire dal mito, crea una connessione diretta con la terra o con l'ambiente.
ancora meglio con il territorio, trasformandosi in energia dinamica che tanto pervade il mondo degli animali, plasticamente fissato nel i loro impulsi vitali come quelli degli uomini, immortalati in danze estasi senza fine.