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Spoiler
Lo studio
“Il suo studio assomiglia alla tana di una maga, come la immaginerebbe un bambino: pozioni, pezzi di legno, ragnatele, metallo, tele, cavalletti, mobili vecchi e consumati, animali inquietantemente immobili negli angoli, non a causa di un incantesimo ma perché sono stati modellati dal legno dalle sue abili mani. Ci si arriva dopo una curva, valli e verde, imboccando una strada asfaltata che si percorre a piedi…”
Carriera
Sequenza
“Il movimento ha anche un’altra radice nell’arte di Sophie Dickens: Eadweard Muybridge e i suoi studi eseguiti con scatti successivi. Nella seconda metà del XIX secolo Muybridge sperimentò la cattura del movimento del cavallo, che fino ad allora si credeva sollevasse tutte e quattro le zampe da terra durante il galoppo. Grazie alle sue 24 fotocamere posizionate parallelamente lungo la pista da corsa del destriero, Muybridge scopre che non è così. Le sue sequenze dedicate al movimento influenzarono molti artisti, da Degas a Valéry, dai cubisti degli anni ’10 all’arte programmata cinetica degli anni ’60, fino a Francis Bacon, un altro artista molto amato da Sophie Dickens…”
